Nobilitazioni: la floccatura

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La floccatura è una particolare tecnica capace di offrire a un numero considerevole di prodotti un effetto estetico e fisico singolare e attraente. La floccatura, infatti, è finalizzata alla restituzione di un “effetto velluto” sulla superficie lavorata: di seguito ne approfondiamo il processo e, dopo, ne valutiamo vantaggi e svantaggi.

Il processo

Per quanto riguarda la realizzazione della floccatura, si comincia con il ricoprire il materiale da lavorare con un collante. A seguito di questa copertura, si proiettano sulla superficie delle fibre naturali o artificiali (dette anche “flock“, appunto), che aderiscono all’adesivo per mezzo di un campo elettrostatico che deve essere applicato tra la superficie lavorata e il dosatore di fibra, con l’aiuto di appositi macchinari. Successivamente il materiale floccato è lasciato ad asciugare, in modo da far sedimentare il flock, per poi ripulirlo dagli eccessi di fibre con una spazzolatura ad aria compressa.

I materiali lavorati secondo questo processo possono essere di diversa natura, fattura e dimensione, così come le fibre possono essere ricavate, per esempio, dal cotone o dalla viscosa. Chiaramente questa varietà di metodi e materiali si traduce in un ampio spettro di colorazioni disponibili per ogni esigenza.

I vantaggi della floccatura

La floccatura è un metodo ampiamente utilizzato in diversi settori che vanno dal tessile all’automobilistico. I vantaggi che offre, infatti, sono importanti: prima di tutto, costituisce una pratica capace di restituire allo stesso tempo due effetti particolari e piacevoli – quello visivo e quello tattile; in secondo luogo la modularità della floccatura, che è possibile realizzare anche su piccole parti del materiale, è utile per combinare questo metodo con altri interventi di decoro e nobilitazione del materiale.

Gli svantaggi della floccatura

Per quanto riguarda gli svantaggi, invece, c’è bisogno di sottolineare la poca precisione che si può raggiungere con la floccatura su operazioni “di dettaglio”, ovvero riguardanti spazi del materiale di pochi millimetri: per esempio, risulta particolarmente difficile realizzare piccole scritte per mezzo di floccatura. Infine, un altro possibile limite è dato dalla disponibilità di colori a seconda che si utilizzi il cosiddetto flock “corto” o “lungo”: mentre il secondo offre una gamma sicuramente più numerosa, il flock corto può essere impiegato con una gamma massima di circa dieci colori.