Nobilitazioni: goffratura

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La goffratura è un comune processo di trasformazione delle superfici: consiste nell’imprimere su un determinato materiale (per esempio la carta, il legno, i metalli dolci ridotti in lamine) dei rilievi che ne modificano la struttura originariamente liscia. L’obiettivo della goffratura, quindi, è quello di istoriare superfici lisce con rilievi ottenuti per mezzo di un processo di pressione.

Da un punto di vista tecnico, il processo si realizza per mezzo di un cilindro metallico su cui sono presenti incisioni in rilievo che viene impresso contro un altro cilindro (a volte metallico, altre volte rivestito di carta o cartone). A seguito di questo processo, il materiale goffrato viene stabilizzato con trattamenti termici ad alta temperatura, altrimenti si fa affidamento a sostanze apprettanti.

Si tratta di una procedura attivata e realizzata a secco e può essere impiegata su un lato del materiale oppure su entrambi, definendo di conseguenza il procedimento più idoneo di goffratura, ovvero la tipologia dei cilindri impiegati e le incisioni presenti sul cilindro metallico principale. In ogni caso le macchine goffratrici restano macchine strutturate a due cilindri, di cui almeno uno metallico.

Alcuni altri materiali che possono essere oggetto di goffratura, oltre a quelli già citati, sono: la gomma, i tessuti, cartoni, fibre vulcanizzate. Molti di questi, come i tessuti, richiedono attenzioni particolari e procedimenti specifici per ottenere un risultato soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda il mantenimento del rilievo sul materiale.

La goffratura è una pratica particolarmente impiegata in settori come il packaging e la comunicazione d’impresa, dove i rilievi prodotti sui materiali acquisiscono una forte carica comunicativa ed evocativa per aziende e imprese che necessitano di differenziare il loro marchio.